IL RITMO NEL COLORE...

 

Per tono cromoritmico, s’intende una sonorità elettronica corrispondente ad un colore che si concentra sull’aspetto timbrico e soprattutto sulla componente ritmica.

L’intento è quello di riconoscere ad ogni singolo colore una pulsazione regolare, in tal modo ogni pulsazione contraddistingue ogni singolo colore.

Si è partiti considerando le diverse frequenze di oscillazione della radiazione Terahertz (THz) presente in ciascun colore ed inversamente proporzionale al rispettivo intervallo di lunghezza d’onda.

Partendo dal rosso ed arrivando al viola, possiamo man mano osservare una diminuzione della suddetta lunghezza d’onda, alla quale corrisponde un relativo aumento della frequenza di oscillazioni.

Questo punto di partenza, ha fatto in modo di pensare il colore come una pulsazione che aumenta di velocità man mano che si avvicina al punto limite (viola).

Così come avviene nell’intonazione naturale dei suoni, gli intervalli di frequenza terahertz tra i colori non risulta essere costante.

A tal motivo nell’identificazione delle pulsazioni si è optato per un “temperamento ritmico”, rendendo equabile, quindi,  la distanza tra un ritmo e l’altro in una crescita metronomica costante.

Pur essendo il viola il colore con maggior frequenza (e quindi con maggior velocità d’oscillazione d’onda), si è preferito rispettare l’ordine consequenziale presente nel cerchio cromatico (dal rosso al vola/rosso).

Sulla base di ciò il rosso presenterà la pulsazione più lenta mentre quella più veloce sarà rappresentata dal colore terziario viola/rosso. 

 


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Nella sezione LA TECNICA AUDIOCROMATICA NELLA DIDATTICA (pittura automatica), è presente un video sulla pittura automatica didattica sui toni cromoritmici